uomo depresso a causa della caduta indotta dei capelli a causa dei farmaci

Caduta indotta dei capelli: quando preoccuparsi?

La caduta indotta dei capelli è una situazione che si verifica in seguito all’assunzione di determinati farmaci. In questo articolo analizzeremo quali sono i sintomi di questa patologia e quali sono i possibili rimedi per contrastare il problema. Restate con noi per scoprire tutto!

Cos’è la caduta indotta dei capelli?


Ci sono alcuni farmaci che alterano il normale ciclo vitale del capello. La caduta indotta si verifica, in genere, dopo 4-5 settimane dall’inizio dell’assunzione del farmaco. In altri casi, può succedere anche dopo 2-3 mesi.

In base al numero di follicoli colpiti, la perdita dei capelli sarà minore o maggiore. I farmaci che causano la caduta indotta sono, di solito, quelli che contengono ormoni, in particolare quelli androgeni.

Di solito, i capelli riprendono a crescere dopo la sospensione del farmaco. Se il processo di caduta indotta dei capelli non si ferma, si può fare una visita tricologica e concordare una terapia con il proprio medico.

I farmaci che causano la perdita dei capelli


I farmaci che più influiscono sui capelli sono quelli oncologici come la ciclofosfamide e l’ifosfamide. Queste medicine portano a una caduta indotta dei capelli che, però, non è irreversibile.

Dopo 3 mesi dal trattamento, infatti, i capelli dovrebbero crescere di nuovo. Ci sono dei casi di pazienti che si sono sottoposti a chemioterapia, in cui i capelli ricrescono a chiazze e rimangono delle zone calve.molti farmaci possono causare la caduta indotta dei capelli

Anche i farmaci che agiscono sull’equilibrio ormonale, possono avere degli effetti negativi sui capelli.

  • La pillola anticoncezionale può provocare la perdita dei capelli nei primi mesi dalla sua assunzione e appena dopo la sospensione. In questi casi, non bisogna allarmarsi, i capelli cominceranno a ricrescere dopo alcuni mesi.
  • Un sovradosaggio di farmaci anticoagulanti come l’eparina e il warfarin, può portare a una caduta dei capelli che si manifesta, di solito, nei primi 3 mesi
  • Farmaci antipertensivi come l’atenololo, il metoprololo e gli ACE-inibitori (perindopril o lisinopril), possono causare la caduta indotta dei capelli. 
  • Antidepressivi come amitriptilina, fluoxetina, sertralina, paroxetina.

Caduta indotta da sovradosaggio di integratori e vitamine


Assumere troppa vitamina A potrebbe causare una perdita di capelli temporanea. Anche un sovradosaggio di integratori e anabolizzanti, combinati a un allenamento intenso, causano la trasformazione del testosterone in diidrotestosterone (DHT). Questo provoca l’atrofia dei follicoli in alcune parti della testa.

Va ricordato che la caduta dei capelli indotta da farmaci è spesso collegata a una predisposizione genetica. Il farmaco può portare alla caduta dei capelli solo quando si combina con un fattore esterno o una propensione genetica. È, quindi, importante capire il motivo esatto della caduta dei capelli. Solo così si potrà capire se questa sia veramente indotta da farmaci oppure si possa ricollegare ad altre cause.

I sintomi della caduta indotta dei capelli


I sintomi della caduta dei capelli farmaco indotta, possono presentarsi velocemente (dopo 4 settimane) oppure più tardi (dopo 3 mesi). Di solito, si presentano subito nei pazienti che seguono una chemioterapia. Per chi segue una terapia ormonale, la perdita dei capelli è più lenta. In genere, i tipi di caduta dei capelli sono due.

  • Anagen effluvium: la perdita dei capelli è acuta e avviene poco tempo dopo l’assunzione del farmaco;
  • Telogen effluvium: la perdita dei capelli è più lenta e accade diversi mesi dopo l’assunzione del farmaco.

Caduta dei capelli indotta: consigli e rimedi


un uomo si sottopone a una visita tricologica per capire se soffre di caduta indotta dei capelli

La prima cosa da fare è rivolgersi a uno specialista che verifichi che la caduta dei capelli sia davvero dovuta all’assunzione del farmaco o ad altre cause. Il medico può cambiare il dosaggio del medicinale, sospenderlo o prescriverne un altro.

Seppur molti dottori consigliano i farmaci a base di cortisone per la ricrescita dei capelli, va ricordato che il loro effetto è sempre limitato al periodo di assunzione. Infatti, una volta sospesa la terapia, il problema ritorna.

Trattamenti contro la perdita dei capelli


In questo caso, si consiglia un trattamento di mesoterapia per rinforzare i bulbi in maniera naturale e aiutare i capelli a crescere più forti. Un altro trattamento è il PRP (plasma ricco di piastrine) che sfrutta il sangue stesso del paziente, il quale viene iniettato nelle zone colpite da calvizie.

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Conclusioni


Come abbiamo letto, ci sono dei farmaci in grado di modificare il ciclo vitale del capello e di causare una caduta indotta. Tra questi troviamo quelli oncologici, ma anche quelli che agiscono sull’equilibrio ormonale. La stessa cosa causa un consumo eccessivo di vitamina A, di integratori o anabolizzanti.

I sintomi di questa caduta si manifestano dopo circa 3 mesi dall’inizio della terapia. In genere, la cura per questo problema è una terapia con farmaci cortisonici che, però, ha un’efficacia limitata al periodo della loro assunzione. In questo caso, dei trattamenti di mesoterapia o di PRP, possono raggiungere dei risultati migliori.