Alopecia androgenetica: cause, sintomi e rimedi
L’alopecia androgenetica, detta anche calvizie comune, è problema abbastanza frequente che colpisce soprattutto gli uomini, ma anche le donne ne possono soffrire.
Quali sono le cause di questo problema e quali sono i possibili rimedi? In questo articolo troverà tutto quello che c’è da sapere sul tema dell’alopecia androgenetica!
Indice dell’articolo
Cos’è l’alopecia androgenetica?
Si tratta del tipo più comune di calvizie non cicatriziale. Come indica il nome, si tratta di una patologia di natura genetica che colpisce il 45% degli uomini e il 10% delle donne, anche se in quest’ultimo gruppo, l’incidenza aumenta dopo i 70 anni, raggiungendo il 55%.
Questa causa il progressivo diradamento dei capelli. Il bulbo pilifero, infatti, inizia a miniaturizzarsi e, dopo essersi atrofizzato, finisce per morire. La sua morte ha come conseguenza un aumento della caduta dei capelli in alcune zone della testa.
Le cause dell’alopecia androgenetica
Genetica
Si pensa che la causa dell’alopecia androgenetica sia dovuta, in primo luogo, all’azione dell’enzima 5alfa-reduttasi di tipo II. A causa dell’azione di questo enzima, il testosterone si trasforma nel suo derivato: il diidrotestosterone o DHT. Questo ormone androgeno, a quanto pare, sarebbe il principale responsabile della calvizie androgenetica.
Infatti, il DHT altera il normale ciclo di vita dei capelli, riducendo la loro fase anagen di crescita. Al contrario, la fase telogen di caduta, diventa molto più veloce, i capelli diventano sempre più sottili e cominciano a cadere. Inoltre, si assiste anche alla miniaturizzazione del bulbo pilifero che prima si atrofizzerà e poi morirà, non producendo più capelli.
Patologie
Oltre alla causa genetica di cui abbiamo appena parlato, ci sono anche delle patologie che possono scatenare l’alopecia androgenetica.
- Cattivo funzionamento delle ghiandole endocrine che regolano il ciclo di vita dei capelli.
- Disturbi legati alla tiroide che creano degli squilibri ormonali che causano la perdita dei capelli.
- Malattie che colpiscono l’ipofisi e alterano la stimolazione degli ormoni.
Oltre alle cause della perdita di capelli appena descritte, ce ne sono altre che sono legate allo stile, all’ambiente e alle condizioni psicofisiche, come:
- dieta non bilanciata;
- reazioni psicofisiche;
- ambiente non sano;
- ferite o malattie del cuoio capelluto;
- assunzione di farmaci.
Come individuare il problema?
Per valutare al meglio il problema, l’esperto deve raccogliere il maggior numero di informazioni possibili in un’anamnesi. Anche l’esame fisico è essenziale e può essere integrato da un dermatoscopio, un dispositivo portatile che emette luce e permette di esaminare in dettaglio il cuoio capelluto e le aree colpite da alopecia.
È anche possibile effettuare una biopsia del cuoio capelluto per studiare i tessuti. Queste analisi permettono di accertare se vi è in corso una miniaturizzazione dei follicoli piliferi, tipica dell’alopecia androgenetica. Infine, a causa dell’influenza di alcune malattie sistemiche, è consigliabile eseguire alcuni esami supplementari per escluderle.
- Esami del sangue e delle urine.
- Ferritina sierica.
- Profili ormonali o lipidici.
Si tratta di una diagnosi molto complessa che, la maggio parte delle volte, può anche essere confusa anche con altri problemi. In questa situazione, la cosa migliore è consultare uno specialista che avrà il compito di formulare una diagnosi e trovare la soluzione migliore.
Come si manifesta l’alopecia androgenetica negli uomini e nelle donne?
- Uomini: i capelli diventano sempre più sottili nella parte anteriore della testa. Il diradamento inizia dalla regione frontale e dalle tempie, creando la cosiddetta stempiatura. In seguito, la caduta dei capelli si estende a tutta la parte superiore della testa.
- Donne: la perdita dei capelli è più estesa e parte dalle zone centrali della testa. Non si assiste, però, all’arretramento dell’attaccatura dei capelli. Inoltre, la calvizie femminile si presenta in età più avanzata rispetto a quella degli uomini.
I possibili trattamenti
Oggi disponiamo di una vasta gamma di trattamenti che possono essere efficaci contro l’alopecia androgenetica.
Trapianto di capelli
Il trapianto di capelli è l’unica soluzione in grado di sconfiggere il problema dell’alopecia in maniera definitiva. Si tratta di un intervento che non necessita di ricovero e che viene effettuato in anestesia locale. Attualmente, la tecnica DHI è quella che consente di ottenere i migliori risultati, del tutto naturali dal punto di vista estetico.
Terapia farmacologica
- Minoxidil: lozione o schiuma che va applicata quotidianamente sul cuoio capelluto. Gli uomini devono utilizzare una soluzione al 5% per due volte al giorno, mentre le donne, invece, possono scegliere se applicare una soluzione al 2% due volte al giorno e una al 5% solo una volta.
- Finasteride: compresse giornaliere da 1mg, in grado di inibire gli effetti dell’enzima 5-alfa reduttasi di tipo II. A causa dei suoi effetti collaterali, non può essere assunta da donne in gravidanza o che si trovano in fase di allattamento. Sono necessari da 3 mesi a un anno di terapia per avere dei risultati.
Conclusioni: l’alopecia androgenetica può essere sconfitta
Come abbiamo letto, l’alopecia androgenetica è la forma più frequente di calvizie. Essa colpisce sia uomini, sia donne, ma in modalità ed età molto diverse. Sebbene questa patologia non sia pericolosa, chi soffre di perdita di capelli può provare molto disagio.
Esistono diversi rimedi farmacologici per poter contrastare questo problema, ma presentano degli effetti collaterali anche gravi e non hanno la stessa efficacia di un trapianto di capelli, l’unica soluzione permanente contro la calvizie.
FAQ
Qual è l’età minima consigliata per sottoporsi a un trapianto di capelli per alopecia androgenetica?
L’età minima consigliata è generalmente tra i 25 e i 30 anni, quando la calvizie si è stabilizzata, ma è importante una valutazione medica personalizzata.
Quali sono i fattori che influenzano il successo del trapianto di capelli per alopecia androgenetica?
I fattori includono la qualità della zona donatrice, la tecnica utilizzata, l’esperienza del chirurgo e il rispetto delle istruzioni post-operatorie.
Il trapianto di capelli è doloroso?
La procedura viene eseguita sotto anestesia locale, quindi il dolore durante l’intervento è minimo. Tuttavia, possono esserci lievi fastidi durante il recupero.
Quanto tempo dura l’intervento di trapianto di capelli per alopecia androgenetica?
La durata dell’intervento può variare da 4 a 8 ore, a seconda dell’estensione della zona da trattare e della tecnica utilizzata.
Quali sono le possibili complicazioni a lungo termine del trapianto di capelli?
Le complicazioni possono includere cicatrici, crescita irregolare dei capelli e, in rari casi, infezioni.
È necessario continuare con trattamenti farmacologici dopo un trapianto di capelli?
In molti casi, si consiglia di continuare trattamenti come il minoxidil o la finasteride per mantenere i risultati e prevenire ulteriori perdite.
Qual è il costo medio di un trapianto di capelli per alopecia androgenetica?
Il costo può variare significativamente a seconda della clinica, della tecnica utilizzata e del numero di follicoli trapiantati, generalmente oscillando tra i 3000 e i 10,000 euro.
Quali sono le tecniche più avanzate per il trapianto di capelli per alopecia androgenetica?
Le tecniche avanzate includono FUE (Follicular Unit Extraction), DHI (Direct Hair Implantation) e la tecnica Zaffiro.
È possibile combinare il trapianto di capelli con altre terapie contro l’alopecia androgenetica?
Sì, è possibile combinare il trapianto con trattamenti come PRP (Plasma Ricco di Piastrine) e terapie laser per ottimizzare i risultati.
Come scegliere la clinica giusta per un trapianto di capelli?
È importante verificare l’esperienza del chirurgo, leggere le recensioni dei pazienti, chiedere di vedere foto di casi prima e dopo, e fare una consulenza preliminare per discutere le proprie esigenze e aspettative.