Problemi e consigli dopo trapianto di capelli
Un trapianto di capelli è un’operazione chirurgica e, come tale, ci possono essere anche dei piccoli problemi, soprattutto durante la fase di guarigione.
In questo articolo, parleremo dei possibili problemi dopo un trapianto di capelli e daremo anche qualche consiglio utile su come agire se questi dovessero presentarsi.
Indice dell’articolo
Perché la fase post trapianto di capelli è importante?
I primi giorni dopo il trapianto di capelli sono molto importanti, poiché gli innesti sono ancora fragili e, quindi bisogna fare attenzione a molte cose. Infatti, è necessario seguire alla lettera le indicazioni date dal chirurgo, in modo da evitare di inficiare il risultato finale dell’intervento chirurgico.
Nonostante la fase di convalescenza dopo un trapianto di capelli sia molto leggera, è normale che ci possano essere anche dei piccoli problemi legati alla guarigione o alle reazioni fisiologiche del nostro corpo. Di seguito, elencheremo quali sono i problemi più comuni dopo un autotrapianto di capelli e quali sono le possibili soluzioni.
Possibili problemi dopo un trapianto di capelli
Crosticine
Durante un trapianto di capelli, il cuoio capelluto riceve tante piccole ferite sia per via dell’estrazione dalla zona donatrice delle unità follicolari tramite la tecnica FUE, sia per l’impianto dei follicoli nella zona ricevente La formazione delle croste post trapianto di capelli nelle aree donatrici e riceventi è un fenomeno fisiologico. Significa che il cuoio capelluto sta guarendo in maniera ottimale. Solitamente, queste croste cadono da sole circa 10 giorni dopo il trapianto.
CONSIGLI DEGLI ESPERTI
Per ottenere un risultato estetico ottimale, bisogna aspettare che le croste cadano da sole e che, quindi, non vanno mai toccate o grattate. Se restano delle croste ancora attaccate, è possibile rimuoverle con cura davanti la fase di lavaggio.
Prurito
Si tratta di problema di trapianto di capelli normale, soprattutto quando inizia la fase di ricrescita. Il cuoio capelluto colpito da alopecia androgenetica, infatti, non è più abituato all’attività follicolare e, quindi, reagisce causando una sensazione di prurito. È possibile, inoltre, che il prurito si verifichi anche la prima notte dopo il trapianto di capelli. La soluzione salina iniettata durante l’operazione può fuoriuscire causando un po’ di fastidio.
CONSIGLI DEGLI ESPERTI
Bisogna evitare assolutamente di grattarsi, altrimenti si rischia di danneggiare le unità follicolari e i capelli trapiantati. Al massimo, si può tamponare con delicatezza e attenzione il cuoio capelluto usando la punta delle dita. Dopo qualche giorno dall’intervento, può essere utile anche applicare del gel di aloe vera per lenire il prurito.
Gonfiore
Il gonfiore dopo un trapianto di capelli si manifesta soprattutto nella zona del viso e degli occhi ed è dovuto all’accumulo di liquido nei tessuti. Anche questo fenomeno è dovuto alla soluzione salina utilizzata per sollevare e distendere la pelle e all’anestesia che viene iniettata prima del trapianto di capelli. Questi liquidi, come appena detto, si accumulano, causando il gonfiore.
CONSIGLI DEGLI ESPERTI
Per lenire questo problema del trapianto di capelli, è possibile applicare del ghiaccio nelle zone interessate.
Arrossamento
Il rossore post trapianto di capelli è una reazione del cuoio capelluto del tutto normale. Questo fenomeno si presenta dopo l’intervento sia nella zona donatrice che in quella ricevente. Nell’area donatrice il rossore è dovuto all’estrazione delle unità follicolari. Nell’area ricevente è dovuto all’impianto delle unità follicolari. Il rossore, in genere, scomparirà dopo 1-3 settimane.
CONSIGLI DEGLI ESPERTI
Il consiglio per questo problema di trapianto di capelli è quello di applicare un gel delicato come quello di aloe vera.
Brufoli dopo il trapianto di capelli
Anche se non si tratta di un fenomeno particolarmente piacevole, la formazione di brufoli è comunque un segnale positivo, poiché significa che c’è un’attività follicolare in corso. 3-5 mesi dopo la caduta per shock loss, i capelli iniziano di nuovo a ricrescere e, quando attraversano il cuoio capelluto, si creano dei brufoli nel punto di fuoriuscita. Questa è, però, solo una reazione del cuoio capelluto che non è più abituato ad avere i capelli.
CONSIGLI DEGLI ESPERTI
I brufoli che compaiono dopo un trapianto di capelli non dovrebbero mai essere schiacciati, poiché premendoli e toccandoli, si corre il rischio che questi si possano infiammare. Al massimo si possono fare scoppiare utilizzando un ago sterilizzato, ma solo se il brufolo è maturo e dopo aver parlato con il proprio medico.
Altri consigli utili per evitare problemi dopo il trapianto di capelli
Fumo
Il fumo fa male alla circolazione sanguigna e, quindi, anche la guarigione delle ferite sulla testa potrebbe incontrare qualche ostacolo. A causa del consumo di nicotina, infatti, l’intero processo di rigenerazione viene rallentato.
Quando la guarigione delle ferite richiede più tempo, si possono formare anche delle cicatrici antiestetiche, poiché la crosta può rompersi svariate volte, prolungando la fase di convalescenza e aumentando anche il rischio di necrosi. Inoltre, il fatto che le ferite guariscono più lentamente e restano aperte più a lungo, le rende un terreno fertile per l’attacco dei batteri, aumentando il rischio di infezioni post trapianto di capelli.
Sole
Il sole può creare dei problemi al trapianto di capelli. Infatti, questo intervento genera delle microlesioni che dovranno cicatrizzarsi e che, per un po’ di tempo, lasceranno la cute molto sensibile. Queste minuscole ferite, inoltre, permettono anche ai raggi ultravioletti di penetrare nella pelle, aumentando in questo modo il rischio di macchie solari permanenti.
Anche il rischio di sviluppare eritemi e infezioni è maggiore, poiché le unità follicolari sono ancora molto fragili. Ciò potrebbe causare dei seri danni ai nuovi capelli, poiché sono ancora molto deboli e poco radicati, oltre che privi di difese contro le aggressioni esterne. I raggi solari, inoltre, tendono anche a far sudare, una cosa molto dannosa per i nuovi capelli.
Una sudorazione troppo abbondate, infatti, causa lo scioglimento dello strato di sebo presente sul derma e che serve da barriera protettiva naturale. Inoltre, provoca un accumulo di scorie, virus e batteri che possono dare vita a delle infezioni o anche degli arrossamenti.
Sport
Per non prolungare la guarigione, bisogna fare attenzione a non sudare troppo durante i giorni post intervento. Il sudore, infatti, potrebbe favorire il sorgere di un’infezione oppure anche ostacolare il processo di guarigione. Il sudore sulla testa dovrebbe sempre essere asciugato tamponando in maniera delicata, in modo che il tessuto cicatriziale sia sollecitato il meno possibile e non possa rompersi. In qualsiasi caso, non dovrebbero essere indossati il cappuccio o il cappello.
Dopo due settimane dal trapianto di capelli si può già ricominciare a fare sport, ma senza esagerare. Per qualsiasi attività che prevede un allenamento intenso, bisogna attendere almeno quattro settimane. Infatti, Anche se le microincisioni dopo un trapianto di capelli sembrano molto piccole, in realtà sono molto ravvicinate e devono essere considerate come una sola grande ferita.
Conclusioni
Un trapianto di capelli è sempre un’operazione chirurgica e quindi è normale che ci possa essere anche qualche problema durante la fase di convalescenza. Non bisogna però allarmarsi, poiché fenomeni come prurito, gonfiore o arrossamento sono del tutto normali: significa che il cuoio capelluto sta guarendo nella maniera corretta.
Inoltre, per evitare di danneggiare gli innesti, ci sono anche delle cose che andrebbero evitate per le prime settimane, come il fumo, lo sport o anche il sole diretto. La cosa che conta è stare molto attenti e seguire con precisione tutte le indicazioni date dal chirurgo.
Se hai qualcuno di questi problemi di trapianto di capelli o desideri semplicemente avere delle informazioni sull’operazione o la fase di convalescenza, non esitare a contattarci. I nostri esperti sono sempre a tua disposizione 24/7!